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Alessandro Luciani

Alessandro Luciani is not just a name in Italian and international design; he embodies a philosophy of life. Born into a family whose entrepreneurial spirit dates back over a century, it is his unique worldview, his ability to combine tradition and innovation, that has made him one of the standout designers of our era.

Introducing VIN + OMI, a dynamic duo of fashion designers who epitomize excellence and innovation in the modern fashion world. With their exceptional talent and unbridled creativity, VIN + OMI have quickly gained recognition and admiration within the industry, transforming runways into captivating works of art. Get ready to be mesmerized by their unique vision and extraordinary designs. 

Alessandro Luciani: The Craftsman of Human Experiences

Alessandro Luciani is not just a name in Italian and international design; he embodies a philosophy of life. Born into a family whose entrepreneurial spirit dates back over a century, it is his unique worldview, his ability to combine tradition and innovation, that has made him one of the standout designers of our era. He doesn’t just dedicate himself to creating physical environments; Luciani crafts experiences. In the fast-paced and ever-evolving world of retail, he has brought a breath of fresh air, weaving in sensoriality, anthropocentrism, and innovation. From his youth, marked by passions ranging from fashion to technology, from sports to music, Luciani has always held a clear vision: to push boundaries. And this is the same vision he has brought to the world of design.

Through his remarkable biography, we invite you to step into Alessandro’s world, to understand his roots, and to discover how his personal journey has shaped a design approach that goes beyond mere aesthetics, delving deep into the very heart of human experience.

  • Alessandro, puoi condividere un momento cruciale del tuo passato che ha influenzato significativamente il tuo approccio al design?

    In sintesi potrei riassumerla dicendo che ho fatto un percorso non convenzionale e non accademizzato, i miei studi universitari sono stati tutt’altro che orientati all’architettura e al design, ma la passione per lo stile l’ho sempre avuta.
    A 18 anni il mio sogno era quello di diventare stilista, avrei voluto fare l’accademia di moda e costume a Roma ma la via più razionale, dopo l’università,  è stata quella di entrare a lavorare nel negozio di famiglia che vanta una tradizione di oltre cento anni.
    Quell’esperienza mi ha permesso di entrare in diretto contatto con i clienti, capirne la psicologia e tutte le dinamiche legate alla vendita.
    Ricordo che ristrutturammo il negozio, pensai sia ad un nuovo lay-out che a tutti gli arredi per migliorarne l’esposizione merceologica. Portai un deciso cambiamento di vedute ed innovazione.
    Nei mesi successivi molti retailers mi chiesero gli arredi che disegnai e cosi cominciai a farli produrre e venderli fino ad arrivare a progettare interi negozi con il il valore aggiunto di saper parlare la loro stessa lingua.
    La vita all’interno del negozio mi stava decisamente stretta e all’età di oltre 35 anni mollai tutto alla ricerca della mia essenza una strada ancora sconosciuta ma che ho travato ripartendo dai sogni.  Iniziai una nuova avventura dedicandomi alla ideazione e progettazione di Concept commerciali, prima per negozi privati e successivamente per importanti brand internazionali.
    Non avrei mai creduto di riuscire, negli ultimi anni, ad ottenere oltre 25 Awards internazionali nel retail design.
    Oggi posso dire che la grande fortuna è stata quella di aver trasformato una passione in un bellissimo lavoro, dove ho ancora molto da dare e da esplorare.

 

  • Con il tuo portafoglio diversificato che spazia dal retail agli interni domestici e la passione per la moda, come puoi garantire un approccio olistico a ciascuno dei tuoi progetti?

    La passione per lo stile e l’innovazione sono le linee guida che si incontrano in ogni progetto.
    Credo molto nella visione olistica del progetto perché immagino sempre un coinvolgimento emotivo, una armonia e un equilibrio tra tutto quello che ci circonda esattamente come una sinfonia che coinvolge tutti gli strumenti musicali e non solamente alcuni.
    Il retail design è un ambito abbastanza complesso perché interagiscono molti attori. Il cliente, l’ambiente, il prodotto e il brand. Mentre il design e l’architettura d’interni sono più focalizzati sulla persona e sulla famiglia, ma il punto comune è sempre lo stesso: L’UOMO.
    Mi piace molto il Design atropocentrico e il coinvolgimento sensoriale-emozionale.
    Sono attento al minimo dettaglio e alla massima qualità di quello che faccio e cerco sempre di coniugare la funzionalità alla creatività portando una ventata di innovazione ed energia. 

 

  • Ci puoi raccontare l’ispirazione dietro la tua ultima collezione ‘Aladdin’ e perché hai scelto Ibiza come sede espositiva il 14 ottobre?

    E’ da un po’ di tempo che avevo in mente di creare una mia “Capsule Collection” legata al mondo della Casa e dell’Hotellerie, dopo anni passati a ideare e progettare concept in ambito Retail, sono sempre di più orientato a tutto quello che può arricchirmi da un punto di vista umano ed emozionale, il mondo della casa lo trovo altamente stimolante perché è qualcosa che ti fà entrare in intimità con la persona, instauri un rapporto speciale sul quale creare un progetto unico.
    La Capsule l’ho chiamata Aladdin a partire dal pezzo più importante, il divano. Ma arriveranno tante altre novità.
    L’emozioni che vorrei trasmettere sono quelle legate alla personalità, la vitalità alla voglia di colori, energia ed entusiasmo, uno stile ed una eleganza che trova armonia ed equilibrio nei colori e nei disegni unici che ho realizzato.

IBIZA è un posto internazionale e molto particolare che rappresenta al meglio tutti i valori che ho messo all’interno della mia collezione.   

Ho creduto subito a questo evento di grande valore e ne sono entusiasta.

  • Al di fuori dei progetti professionali, cosa alimenta la tua creatività su base giornaliera?

    Sono spinto ogni giorno da una fortissima curiosità, mi lascio contaminare da tutto quello che vedo ed osservo con molta attenzione, cerco di non fossilizzarmi su un argomento specifico, trovo sempre qualcosa di interessante che possa farmi crescere e stimolare, senza dubbio la natura è la mia prima fonte di ispirazione ma anche le diverse culture e tradizioni e  soprattutto i diversi mestieri, per esempio trovo incredibilmente stimolante il mondo della musica e dell’alta pasticceria.

        

  • Per i designer e gli architetti in erba che cercano di lasciare il segno nel settore, quali consigli offriresti loro?

    Il Design e l’architettura dovrebbero essere orientati al benessere delle persone a migliorare la qualità della vita attraverso l’originalità, l’innovazione e la funzionalità.
    Il consiglio che posso dare è quello di essere degli insaziabili curiosi e sognatori, altruisti nel pensiero e sopratutto di non essere mai banali ma osare e pensare fuori dagli schemi con coraggio ed ambizione.